giovedì 14 maggio 2020

DANIELE CORTIS


Trama
Il giovane Daniele Cortis, è un uomo estremamente idealista impegnato nel campo della politica. In piene elezioni, si ritrova turbato da varie situazioni, in primis dall annuncio che sua madre sia ancora viva, e dall amore che incomincia a provare per sua cugina Elena. Quest'ultimo dilemma, marchera la sua anima di un sordo dolore, e una volta a Roma scoppierà il sentimento imponente verso i due. Nonostante l'amore, Elena e Daniele capiranno le loro rispettive scelte morali e deontologicamente giuste,  e lasceranno questa passione per proseguire con i loro doveri, Elena così tornerà da suo marito, e Daniele al suo lavoro, sognando forse un giorno di rivedersi...

Recensione
Dopo il successo di Malombra, Daniele Cortis e' decisamente un romanzo molto diverso che affronta tematiche di altra natura, non certo meno complesse, ma quanto meno più realiste, anche se manca quel senso di naturalismo dell epoca, e sembrerebbe apparire quasi come pionieristico nel genere politico-religioso. I personaggi sono molto interessanti, da Daniele, un uomo convinto dei suoi ideali, pronto a battersi, di indole combattiva e fiera, ad Elena, scavata nell anima per il suo dilemma di donna sposata ma incompresa totalmente dal suo uomo. Due personaggi che soffrono diversamente eppure così similmente . Entrambi soffrono per ideali affranti, prossimi ad una caducità morale, eppure pronti ad affrontarli fino a che il destino deciderà che il loro prezzo da pagare non sarà finito.  Non mancano personaggi secondari di spicco e rilievo,  dal buon conte Lao, dispensatore di critiche e consigli verso Elena, al marito della medesima, ipocrita e avido ,portatore di problemi e scalone. Elena e Daniele sono le due facce della stessa medaglia, sensibili ma dediti a qualcosa di più alto, qualcosa che deve essere fatto senza esitare, perché il giusto sta nell affrontare i veri problemi non fuggendo ma fronteggiandoli fino in fondo. Come ben vediamo Daniele sa che dovrà tornare alla sue vita di combattente("io ho bisogno di amare e di soffrire per quello che amo, allora sono felice e mi sento come un fuoco di vita nell anima..") e ancora (" più mi si combatte, più soffro, meglio sto"), a quella di uomo valoroso e onesto pronto a difendere ogni cosa che possa farlo sentire responsabile e giusto. Elena al contrario rimane la donna che ama e amerà sempre Daniele, ma pur stando così le cose preferira prestar giuramento alla promessa fatta alle sue nozze e proseguire ciò che la rendera più sincera non solo con il suo giuramento ma anche con dio("perché sono stata cattiva, incredula, orgogliosa, per anni e anni,  ho bisogno di soffrire,allora il signore mi perdonerà "). La bellezza del romanzo sta nella sua dicotomia scenografica, dall amore dei due ben contornato dalla foresta in cui vagano e passeggiano, cornice della beatitudine ninfea dell esistenza, ad una Roma così piena eppure così vuota nelle emozioni dei protagonisti che soffrono una mancanza evidente. I temi affrontati della politica appaiono sempre evidenti nel loro approcciarsi a quelli religiosi,  ma mai permangono scontri ideologici o personali. La verità del romanzo sta nel saper cogliere la verità di ognuno di noi, e saper controllare il proprio dovere morale ed etico, la propria indole , l individualita di cui si ha bisogno non solo per esistere ma anche per essere nel mondo e nel proprio castello , che seppur fatto di sabbia, rimane un castello fatto solo da noi e da nessun altro. Un romanzo interessante che nel tempo e stato sempre ingiustamente sottovalutato e messo in secondo piano, eppure meritoso non solo di una giusta rilettura ma anche di un buon nuovo giudizio che rimetta nel mondo della narrativa italiana questo classico al posto che merita.


venerdì 1 novembre 2019

PROFUMO di Luigi Capuana



PROFUMO
Il giovane Patrizio viene a vivere a Marzallo insieme alla madre e alla moglie Eugenia, per svolgere il lavoro di agente delle tasse. Ben presto la situazione diventa soffocante per colpa della madre possessiva e gelosa che interferisce continuamente nella vita della giovane coppia. Per lo stress accumulato inspiegabilmente la pelle della ragazza incomincia ad odorare di zagara. Pertanto alla morte della madre di Patrizio, sembra che la coppia abbia un forte blocco portato anche dal turbamento e da un "ossessivo" senso di colpa che impedisce al ragazzo di vivere amando liberamente sua moglie per paura di deludere la memoria della defunta. Eugenia si troverà corteggiata da un altro uomo al quale ha il terrore di cedere, ma Patrizio riuscirà a capire che il suo inutile servilismo lo ha bloccato fin troppe volte e tornerà dalla sua Eugenia per amarla come avrebbe dovuto fare già molto tempo prima 

RECENSIONE
La storia di Profumo appartiene ad una sorta di periodo sperimentale dello scrittore siciliano. La storia si incentra sul turbamento del giovane Patrizio, ossessionato da una figura materna castratrice , fredda, ed estremamente egoista, e il suo blocco a vivere una vera e propria storia d'amore senza ostacoli o interferenze. La storia si svolge  dentro un convento adibito ad abitazione già questo simboleggia una "prigione" vera e propria in cui ogni protagonista sembra un povero prigioniero del dolore emotivo. Il profumo ad ogni modo rimane il protagonista principale di questa vicenda, un odore di zagara che non trova una spiegazione esauriente, ma che anche il lettore in un certo senso "sente". La sperimentazione di Capuana sta nel creare personaggi con un mondo interiore molto complesso, che si dividono  nelle emozione esterne e che non riescono a viverle, ma non si tratta di una punizione bensì di incapacità ad ascoltare ed ascoltarsi  (non a caso nella fine del romanzo Patrizio dopo aver ascoltato la natura e il  medico corre dalla sua Eugenia). Il profumo di Eugenia altri non è che la sua comunicazione di dolcezza non espressa per colpa della madre di Patrizio(Gertrude) contendente all'affetto del ragazzo. Ma non mancano elementi interessanti , come il trauma che racconta Patrizio della sua vecchia esperienza adolescente con Giulietta morta prematuramente(tu sei la mia Giulietta!), Il sentimento appare ormai sepolto nel dolore non elaborato e per questo forse in Eugenia tende a vedere ella come una persona che  possa curarlo in quel male di non esser riuscito a vivere l'amore. Ma il medico e i suoi discorsi sono senza dubbio tra i punti più importanti("c'era un solo grande medico:Dio. Ma la scienza lo ha abolito), ed ancora(" l'uomo macchina non mi ha mai persuaso"), sembra che li a Marzallo la vita scorra tra odori di piante ed emozioni celate("l'ipotesi che ad ogni stato psicologico corrisponda la produzione di speciali odori"). Eugenia altri non è che una ragazza pronta a stare a fianco di suo marito amandolo e chiedendo in cambio solo amore , ma quest'ultimo non è che "rubato" da una madre che probabilmente non aveva avuto amore a sua volta.  Profumo altri non è che un romanzo sulla ricerca di se stessi e del vero sentimento ove spesso proprio come un atto di Eugenia(i cardellini che volano e che Eugenia libera come fosse lei stessa dentro quella gabbia) va liberato in qualsiasi modo pur di viverlo ed esprimerlo con la vita, del resto proprio come dice il medico,"i morti stiano con i morti, i vivi con i vivi", e profumo è il romanzo della vita che odora di amore.       
               

mercoledì 18 settembre 2019

Ermanno raeli


LA TRAMA
Ermanno Raeli è un giovane intellettuale di origini siciliane tedesche. La sua vita viene raccontata inizialmente da un narratore/ice misterioso/a, che descrive il suo breve rapporto con lui. Ne esce il ritratto di un uomo deluso e amareggiato dall'esistenza e dal suo eterno divenire. Appena incontra l amore ne soffre e sente solo il dolore che esso da, ma in seguito conoscendo Massimiliana se ne innamorerà follemente , non facendo i conti con il passato turbolento di costei , che porterà il giovane ad una tragica soluzione.


RECENSIONE 
Ermanno Raeli è tra i primissimi romanzi dell'allora giovane Federico De Roberto. La storia racconta il dramma del protagonista e della sua difficoltà a vivere la vita senza percepirne l'amarezza e la crudeltà che in essa vive, ma è in particolar modo l'amore a turbarlo con la sua prima avventura ("credeva morto il suo cuore quando non aveva incominciato a palpitare"), trovando delusione e tristezza. Ermanno è un intellettuale colto a dovere che non manca di sfoggiare il suo talento artistico alla critica d'arte ove la bella Massimiliana di Charmory partecipa. L' amore è dunque il motore che accende l'animo di Ermanno, pronto dunque a riprovare "la tragica esperienza precedente"per valutare se realmente l'amore è dolore. Massimiliana è accompagnata dall'amica Rosalia, la moglie di Giulio, un caro amico di Ermanno, e si vede come in realtà ella ha un animo nobile e profondo. La sua storia assume il tono della tragedia quando in realtà si scopre che lo zio la violento in giovane età, portando dunque la ragazza ad una'esperienza orribile e incapace di amare per paura e vergogna("ella non aveva il diritto di amare,poiche non poteva essere amata"). Dunque Ermanno in realtà è un "vinto" dalla vita , o meglio dall'amore, sconfitto  e ingannato,  preda del dolore che trova lo sfogo in lui del suicidio. Come ben si vede siamo davanti ad un'opera in stile romantico, che nel finale tragico trova il suo culmine. Nonostante all'epoca rimase poco compreso e parecchio criticato essendo definito "tardoromantico" , appare forse un'opera tra le migliori delle letteratura italiana di fine ottocento, e De Roberto mostra di saper scavare a fondo nell'animo umano(specialmente nella parte della lettera di Massimiliana), ed esprimere l'amore idealizzato("la contessa di Charmory per Ermanno era pura idea ,intangibile e impersonale"), ed esprimendo pensieri esistenzialisti("la rappresentazione della signora delle camelie, così umanamente vera da dare l'illusione della vita"). Un romanzo da rivalutare ed apprezzare a dovere.