venerdì 1 novembre 2019

PROFUMO di Luigi Capuana



PROFUMO
Il giovane Patrizio viene a vivere a Marzallo insieme alla madre e alla moglie Eugenia, per svolgere il lavoro di agente delle tasse. Ben presto la situazione diventa soffocante per colpa della madre possessiva e gelosa che interferisce continuamente nella vita della giovane coppia. Per lo stress accumulato inspiegabilmente la pelle della ragazza incomincia ad odorare di zagara. Pertanto alla morte della madre di Patrizio, sembra che la coppia abbia un forte blocco portato anche dal turbamento e da un "ossessivo" senso di colpa che impedisce al ragazzo di vivere amando liberamente sua moglie per paura di deludere la memoria della defunta. Eugenia si troverà corteggiata da un altro uomo al quale ha il terrore di cedere, ma Patrizio riuscirà a capire che il suo inutile servilismo lo ha bloccato fin troppe volte e tornerà dalla sua Eugenia per amarla come avrebbe dovuto fare già molto tempo prima 

RECENSIONE
La storia di Profumo appartiene ad una sorta di periodo sperimentale dello scrittore siciliano. La storia si incentra sul turbamento del giovane Patrizio, ossessionato da una figura materna castratrice , fredda, ed estremamente egoista, e il suo blocco a vivere una vera e propria storia d'amore senza ostacoli o interferenze. La storia si svolge  dentro un convento adibito ad abitazione già questo simboleggia una "prigione" vera e propria in cui ogni protagonista sembra un povero prigioniero del dolore emotivo. Il profumo ad ogni modo rimane il protagonista principale di questa vicenda, un odore di zagara che non trova una spiegazione esauriente, ma che anche il lettore in un certo senso "sente". La sperimentazione di Capuana sta nel creare personaggi con un mondo interiore molto complesso, che si dividono  nelle emozione esterne e che non riescono a viverle, ma non si tratta di una punizione bensì di incapacità ad ascoltare ed ascoltarsi  (non a caso nella fine del romanzo Patrizio dopo aver ascoltato la natura e il  medico corre dalla sua Eugenia). Il profumo di Eugenia altri non è che la sua comunicazione di dolcezza non espressa per colpa della madre di Patrizio(Gertrude) contendente all'affetto del ragazzo. Ma non mancano elementi interessanti , come il trauma che racconta Patrizio della sua vecchia esperienza adolescente con Giulietta morta prematuramente(tu sei la mia Giulietta!), Il sentimento appare ormai sepolto nel dolore non elaborato e per questo forse in Eugenia tende a vedere ella come una persona che  possa curarlo in quel male di non esser riuscito a vivere l'amore. Ma il medico e i suoi discorsi sono senza dubbio tra i punti più importanti("c'era un solo grande medico:Dio. Ma la scienza lo ha abolito), ed ancora(" l'uomo macchina non mi ha mai persuaso"), sembra che li a Marzallo la vita scorra tra odori di piante ed emozioni celate("l'ipotesi che ad ogni stato psicologico corrisponda la produzione di speciali odori"). Eugenia altri non è che una ragazza pronta a stare a fianco di suo marito amandolo e chiedendo in cambio solo amore , ma quest'ultimo non è che "rubato" da una madre che probabilmente non aveva avuto amore a sua volta.  Profumo altri non è che un romanzo sulla ricerca di se stessi e del vero sentimento ove spesso proprio come un atto di Eugenia(i cardellini che volano e che Eugenia libera come fosse lei stessa dentro quella gabbia) va liberato in qualsiasi modo pur di viverlo ed esprimerlo con la vita, del resto proprio come dice il medico,"i morti stiano con i morti, i vivi con i vivi", e profumo è il romanzo della vita che odora di amore.